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Il ciclo dei trentasei Contorni danteschi del pittore e disegnatore berlinese Giovanni Bonaventura Genelli (1798-1868) rappresenta un interessante tentativo d’interpretare il testo della Commedia alla luce dei principi del classicismo tedesco, sull’esempio di Carstens e di Koch e, in parte di Flaxman da cui però Genelli si distingue per continua ricerca volta ad esprimere la plasticità delle forme. Caratteristica precipua delle sue illustrazioni è inoltre il ricorso continuo sia alla scultura antica che agli affreschi michelangioleschi della Sistina come repertorio iconografico. L’articolo approfondisce questi aspetti con particolare riferimento alle sedici tavole dedicate all’Inferno.
Dynamical processes with particular reference to opposite phenomena as growth and decay, may be translated into the mathematical language of difference equations or recursive equations. Such equations can be treated in the discrete case(where the principal mathematical instrument is furnished by geometrical progressions) or in the continuous case (where the mathematical instrument is particularly represented by exponential functions and logarithms). The variety of problems and of resolution methods renders the proposed material apt to be used in a significant way in the high school.
L’impero della distruzione
(2022)
La prima storia complessiva degli efferati crimini nazisti, che dimostra come diffuse e generalizzate politiche di sterminio fossero cruciali per la strategia del regime al fine di vincere la guerra e impossessarsi del mondo. La Germania nazista uccise circa tredici milioni di civili e altri non combattenti con deliberate politiche di omicidi di massa, soprattutto durante gli anni della guerra. Quasi la metà delle vittime furono ebree, sistematicamente annientate dall'Olocausto, fulcro del programma paneuropeo di purificazione razziale messo in atto dai nazisti. Alex Kay sostiene che è anche possibile esaminare il genocidio degli ebrei europei inserendolo nel contesto piú ampio delle uccisioni di massa naziste. Per la prima volta, L'impero della distruzione considera gli ebrei europei insieme a tutti gli altri principali gruppi di vittime: prigionieri dell'Armata Rossa, popolazione urbana sovietica, civili inermi vittime di terrore preventivo e rappresaglie, disabili psichici e fisici, rom europei e intellighenzia polacca. Ciascuno di questi gruppi era considerato dal regime nazista come una potenziale minaccia alla capacità della Germania di condurre con successo una guerra per l'egemonia in Europa. Un'opera fondamentale e innovativa che associa i numeri complessivi dello sterminio con la ricostruzione di singoli casi di orrore quotidiano.
L’articolo propone una rassegna delle iniziative dedicate all’opera di Pasolini in Germania degli ultimi dieci anni e una sintesi dei risultati della ricerca accademica. Nuove traduzioni rendono più ampia la divulgazione delle opere di questo autore e la loro ricezione anche da parte di un pubblico non specializzato. Sebbene l’interesse per il carattere politico dei suoi scritti sia in declino, a partire della fine degli anni novanta è invece cresciuta l’attenzione sui suoi aspetti artistici, estetici, tematici e linguistici. L’opera di Pasolini viene assunta nell’area di ricerca di studi sul corpo, della plurimedialità e intermedialità.
The aim of this work was to verify the processing of pronominal anaphora by children that have attention deficit hyperactivity disorder or dyslexia. The sample studied consisted of 75 children that speak German, which read two texts of 80 words containing pronominal anaphora. The eye movements of all participants were recorded and, to make sure they were reading with attention, two activities that tested reading comprehension were proposed. Through the analysis of eye movements, specifically the fixations, the data indicate that children with disorders have difficulty to process the pronominal anaphora, especially dyslexic children.
Nella sua molteplicità l'opera letteraria di Daniele Del Giudice (nato a Roma nel 1949) analizzata nel presente volume rispecchia tanto la poliedricità della sua biografia quanto il grande interesse di quest'Autore per le possibilità e le capacità conoscitive dell'uomo. Sullo sfondo dei suoi romanzi e racconti vi è una vasta conoscenza non solo teorica ma anche basata su esperienze pratiche e sempre intesa ad acquisire nuove cognizioni, che unisce in sé i mondi della filosofia, dell'arte e della letteratura con quelli della tecnica e delle scienze naturali. Negli anni Ottanta Del Giudice si è messo alla guida di una nuova letteratura di carattere postavanguardistico, pur allo stesso tempo radicando la sua opera nella tradizione culturale italiana e individuandone alcuni principali poli di identificazione in una serie di autorità da Dante a Calvino, attraverso Tasso, Foscolo, Leopardi e Montale. Inoltre, l'opera di Del Giudice risulta intrecciata in vario modo con il pensiero europeo e animata da pionieristiche concezioni filosofiche e letterarie del Novecento.