@incollection{Hassler2014, author = {Haßler, Gerda}, title = {Unit{\`a} e diversit{\`a} delle teorie linguistiche del XVII e del XVIII secolo}, series = {Linguaggio, filosofia, fisiologia nell'et{\`a} moderna : Atti del Convegno Roma 23-25 gennaio 2014 (ILIESI digitale. Ricerche filosofiche e lessicali ; 1)}, booktitle = {Linguaggio, filosofia, fisiologia nell'et{\`a} moderna : Atti del Convegno Roma 23-25 gennaio 2014 (ILIESI digitale. Ricerche filosofiche e lessicali ; 1)}, publisher = {Istituto per il Lessica Intellettuale Europeo e Storia delle Idee}, address = {Rom}, isbn = {978-88-9782-803-7}, issn = {2464-8698}, url = {http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:kobv:517-opus4-82010}, publisher = {Universit{\"a}t Potsdam}, pages = {273 -- 296}, year = {2014}, abstract = {Uno sguardo che renda omogenee le teorie della lingua relative al XVII e al XVIII secolo non pu{\`o} cogliere che a grandi linee la realt{\`a} delle concezioni della lingua abbracciate in questo periodo. Il riconoscimento di una teoria cartesiana della lingua come la spiegazione indifferenziata degli sviluppi conseguenti il passaggio da visioni razionalistiche a concezioni orientate ai sensi sono risultato di tale omogeneizzazione, un processo che contempla la realt{\`a} solo in parte. Il pensiero linguistico era contrassegnato da un misto di forme di riflessione di carattere narrativo e di tipo concettuale-razionale che si completavano in modo reciproco. Se l'approccio concettuale tentava di rilevare le propriet{\`a} fondamentali della lingua e ordinarle razionalmente, le forme narrative della riflessione linguistica non si rivolgevano alla lingua in quanto oggetto concettuale. Piuttosto la rappresentavano come oggetto da comprendere. Gli approcci narrativi e concettuali alla lingua prevedono differenze discorsive nelle impostazioni teorico-linguistiche. Anche lo stampo del pensiero teoretico-linguistico contribuisce, attraverso tradizioni differenti, alla molteplicit{\`a} delle vedute teoretico-linguistiche. Per tradizioni intendiamo posizioni dominanti nella riflessione metalinguistica, presenti in contesti regionali, che possono differenziarsi da altre tradizioni. Ad ogni modo, anche il ritardato sviluppo o la ricezione di teorie linguistiche pu{\`o} condurre a differenze caratteristiche. Le teorie linguistiche dell´Illuminismo furono per esempio recepite in Spagna pi{\`u} tardi che in altri Paesi europei. Ci{\`o} condusse all'accettazione sincronica di elementi teorici relativi a teorie diverse e consecutive. Se si concentra l'attenzione al di fuori dell'Europa si verr{\`a} attratti dallo sviluppo degli approcci analoghi alla riflessione linguistica che trovarono sviluppo in Cina all'inizio del XX secolo. Unit{\`a} e diversit{\`a} sono tuttavia rintracciabili non solo sul piano della conoscenza metalinguistica ma anche sul piano dell'oggetto. Una sfida per la descrizione della lingua orientata alla tradizione greco-latina era rappresentata dalle lingue indigene con le quali si stava iniziando ad entrare in contatto attraverso i viaggi di scoperta e in seguito all'inizio del colonialismo. Da affiancare alla comunicazione esogena della trasmissione metalinguistica dei rapporti nell'ambito delle lingue europee sono presenti anche approcci per una percezione della specificit{\`a} categoriale delle lingue americane. Sebbene in alcuni casi non verranno riconosciute le giuste categorizzazioni per le lingue descritte, per lo meno verr{\`a} assodato che le categorie rese note dalla grammatica latina non sussistono. Nella ricerca degli ultimi decenni, la rappresentazione di un paradigma della filosofia della lingua del XVII e del XVIII secolo che postordini e subordini universalmente la molteplicit{\`a} delle lingue a strutture valide di pensiero e che prescriva per la riflessione linguistica categorie fisse di una grammatica generale strettamente orientata alla logica razionalistica {\`e} stata pi{\`u} volte relativizzata. In quanto connessa con la fondatezza dell'unit{\`a} e con l'inalterabilit{\`a} del genere umano a seconda di spazio e tempo, la tesi che le lingue nella loro natura molteplice possano esistere solo alle dipendenze di una struttura universale del pensiero si lasciava catalogare tra quelle posizioni paradigmatiche sussistenti nell'ambito della filosofia della lingua di allora. Attraverso la conoscenza dell'origine storica dell'evoluzione dell'uomo, di tutti i suoi stili di vita e forme di comunicazione, assume rilievo un'altra posizione paradigmatica che attribuisce alla lingua un influsso formativo sul pensiero. Attraverso la differenziazione ideologico-filosofica e la specificit{\`a} nazionale delle sue tesi relative alla lingua in generale e alle lingue storiche in particolare la visione secolarizzata dell'uomo e della societ{\`a} elaborata all'apice dell'Illuminismo si associava allo sviluppo corrispettivo e al cambiamento delle posizioni teorico-linguistiche. Con la proclamazione della lingua e del pensiero come risultati di un lungo sviluppo corrispettivo nella storia dell'umanit{\`a} viene assegnato nuovo valore alle prese di posizione sulla natura e sull'origine della lingua.}, language = {de} } @incollection{Hassler2014, author = {Haßler, Gerda}, title = {La traducci{\´o}n de la obra del Tratado elemental de Qu{\´i}mica de Lavoisier y el di{\´a}logo entre la filosof{\´i}a y la ciencia}, series = {La ciencia como di{\´a}logo entre teor{\´i}as, textos y lenguas}, booktitle = {La ciencia como di{\´a}logo entre teor{\´i}as, textos y lenguas}, publisher = {Frank \& Timme}, address = {Berlin}, isbn = {978-3-7329-0130-2}, publisher = {Universit{\"a}t Potsdam}, pages = {109 -- 125}, year = {2014}, abstract = {The Trait{\´e} {\´e}l{\´e}mentaire de chimie (1789) is considered to be the first modern chemistry text. After the author, Antoine Laurent de Lavoisier (1743 - 1794), had defined the element as a pure substance that cannot be broken down into simpler entities, he introduced the method of chemical terminology in which he represented the elements in a more practical way as symbols. The translator Juan Manuel Mun{\´a}rriz followed the author in his conviction that it is impossible to separate the nomenclature from science for three reasons: the scientific facts, the ideas representing them, and the words that express the ideas.}, language = {es} } @article{Hassler2014, author = {Haßler, Gerda}, title = {Los tiempos verbales y sus denominaciones en las gram{\´a}ticas espa{\~n}olas desde el siglo XVII hasta el siglo XX}, series = {M{\´e}todos y resultados actuales en Historiograf{\´i}a de la Ling{\"u}{\´i}stica}, volume = {1}, journal = {M{\´e}todos y resultados actuales en Historiograf{\´i}a de la Ling{\"u}{\´i}stica}, publisher = {Nodus Publikationen}, address = {M{\"u}nster}, isbn = {978-3-89323-020-4}, pages = {349 -- 360}, year = {2014}, abstract = {In this paper, the names of the Spanish verb forms are examined with emphasis on the forms of the so-called past tense and the relationship of their conceptual potential to the function of these forms. The names of the verb forms in Spanish grammars from the 17th to the 20th century are determined by Latin grammar, but also by theoretical positions of their authors.}, language = {es} } @article{Hassler2014, author = {Haßler, Gerda}, title = {Evidentiality and the expression of speaker's stance in Romance languages and German}, series = {Discourse Studies : an interdisciplinary journal for the study of text and talk}, volume = {17}, journal = {Discourse Studies : an interdisciplinary journal for the study of text and talk}, number = {2}, publisher = {Sage Publications}, address = {London}, issn = {1461-4456}, doi = {10.1177/1461445614564522}, pages = {182 -- 209}, year = {2014}, abstract = {In recent years, the category of evidentiality has also come into use for the description of Romance languages and of German. This has been contingent on a change in its interpretation from a typological category to a semantic-pragmatic category, which allows an application to languages lacking specialised morphemes for the expression of evidentiality. We consider evidentiality to be a structural dimension of grammar, the values of which are expressed by types of constructions that code the source of information which a speaker imparts. If we look at the situation in Romance languages and in German, drawing a boundary between epistemic modality and evidentiality presents problems that are difficult to solve. Adding markers of the source of the speaker's knowledge often limits the degree of responsibility of the speaker for the content of the utterance. Evidential adverbs are a frequently used means of marking the source of the speaker's knowledge. The evidential meaning is generalised to marking any source of knowledge, what can be regarded as a result of a process of pragmaticalisation. The use of certain means which also carry out evidential markings can even contribute to the blurring of the different kinds of evidentiality. German also has modal verbs which in conjunction with the perfect tense of the verb have a predominantly evidential use (sollen and wollen). But even here the evidential marking is not without influence on the modality of the utterance. The Romance languages, however, do not have such specialised verbs for expressing evidentiality in certain contexts. To do this, they mark evidentiality - often context bound - by verb forms such as the conditional and the imperfect tense. This article shall contrast the different architectures used in expressing evidentiality in German and in the Romance languages.}, language = {en} }