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Institut
Prefazione
(2020)
Den Oresmius können wir in doppelter Hinsicht als den größten scholastischen Volkswirth bezeichnen: einmal wegen der Wahrheit seiner Ansichten, dann aber auch, weil er sich von der pseudotheologischen Systematik ... ebenso früh wie gründlich frei gemacht hat « (Wilhelm Roscher). Nicolaus Oresmius (um 1325 - 1382), Bischof von Lisieux, diente als Privatlehrer des Dauphin und enger Vertrauter des späteren Königs Charles V. Kirche und Staat; seine wissenschaftlichen Arbeiten in Mathematik, Physik und Astronomie gelten als herausragende Leistungen; in königlichem Auftrag übersetzte er die Werke des Aristoteles ins Französische. Der Traktat über Geld und Geldentwertung dieses »bedeutendsten Nationalökonomen des 14. Jahrhunderts« ist zwischen 1355 und 1358 entstanden, um 1361 übersetzte Oresmius den Text auch ins Französische. Veranlaßt durch die instabile Währung ist der Traktat das erste Werk, das speziell diesem Thema gewidmet ist. Oresmius behandelt die Geldlehre, den Zweck des Geldes, die Möglichkeiten der Geldabwertung, plädiert für ein flexibles Wertverhältnis zwischen Gold und Silber in Abbängigkeit von Metallförderung und Handelsbilanz und beschreibt die Auswirkungen der Geldentwertung auf Wirtschaft, Politik, Moral und Religion. Das handgeschriebene Original der faksimilierten Ausgabe stammt aus der Bibliothèque Nationale de France. Es ist um 1485 entstanden und ging dann in die Bibliothek der französischen Könige über, in deren Inventar es seit 1518 geführt wurde.
This article examines two series of coins that are characterized by a common violation of the gender roles and gender boundaries dominating in the Roman imperial society: the coins GALLIENAE AVGVSTAE minted for the emperor Gallienus and those with legend SOLI INVICTAE minted in the time of Maximinus Daza. These emissions are here inserted into the broader context of Roman mentalities and discourses surrounding gender, gender boundaries and their violations, that always appear to be a special prerogative pertaining to the divine.
Prima del Novecento
(2023)
Playful Classics
(2021)
La forma del tempo
(2016)
Con la sua proposta di una Somaestetica, articolata fondamentalmente in analitica, pragmatica e pratica, Richard Shusterman intende in primo luogo fornire e creare una cornice metodologica, un orientamento unitario che sia in grado di rintracciare, ricostruire e portare a manifestazione - all’interno di eterogenee riflessioni teoriche e pratiche somatiche - la comune esigenza di ridare luce alla dimensione corporea come modo primario di essere nel mondo. Recuperando l’accezione baumgarteniana di Aesthetica come gnoseologia inferiore, arte dell’analogo della ragione, scienza della conoscenza sensibile, la somaestetica intende dare nuovo impulso alla più profonda radice di estetica e filosofia che coglie la vita nel suo processo di metamorfosi e rigenerazione continua, in quel respiro vitale che, per quanto possa diventare cosciente, non è mai totalmente afferrabile dalla ragione discorsiva, situandosi piuttosto in quello spazio primordiale in cui coscienza e corpo si coappartengono, in cui il soggetto non è ancora individualizzabile perché fuso con l’ambiente, non è totalmente privatizzabile perché intrinsecamente plasmato dal tessuto sociale cui egli stesso conferisce dinamicamente forma. A partire dunque dalla rivalutazione del concetto di Aisthesis la disciplina somaestetica mira ad una intensificazione di sensorialità, percezione, emozione, commozione, rintracciando proprio nel Soma la fonte di quelle facoltà “inferiori” irriducibili a quelle puramente intellettuali, che permettono di accedere alle dimensioni qualitative dell’esperienza, di portare a manifestazione e far maturare l’essere umano come essere indivisibile che non si lascia incontrare da un pensiero che ne rinnega l’unitarietà in nome di fittizie e laceranti distinzioni dicotomiche. Nel corpo infatti si radicano in modo silente regole, convenzioni, norme e valori socioculturali che determinano e talvolta limitano la configurazione ed espressione di sensazioni, percezioni, cognizioni, pensieri, azioni, volizioni, disposizioni di un soggetto da sempre inserito in una Mitwelt (mondo comune), ed è allora proprio al corpo che bisogna rivolgersi per riconfigurare più autentiche modalità di espressione del soggetto che crea equilibri dinamici per mantenere una relazione di coerenza con il più ampio contesto sociale, culturale, ambientale. L’apertura al confronto con eterogenee posizioni filosofiche e l’intrinseca multidisciplinarietà spiegano la centralità nel contemporaneo dibattito estetologico internazionale della Somaestetica che, rivolgendosi tanto ad una formulazione teorica quanto ad una concreta applicazione pratica, intende rivalutare il soma come corporeità intelligente, senziente, intenzionale e attiva, non riducibile all’accezione peccaminosa di caro (mero corpo fisico privo di vita e sensazione). Attraverso la riflessione e la pratica di tecniche di coscienza somatica si portano in primo piano i modi in cui il sempre più consapevole rapporto con la propria corporeità come mediatamente esperita e immediatamente vissuta, sentita, offre occasioni autentiche di realizzazione progressiva di sé innanzitutto come persone, capaci di autocoltivazione, di riflessione cosciente sulle proprie abitudini incorporate, di ristrutturazione creativa di sé, di intensificata percezione e apprezzamento sensoriale sia nel concreto agire quotidiano, sia nella dimensione più propriamente estetologica di ricezione, fruizione e creazione artistica. L’indirizzo essenzialmente pragmatista della riflessione di Shusterman traccia così una concezione fondamentalmente relazionale dell’estetica in grado di porsi proprio nel movimento e nel rapporto continuamente diveniente di vera e propria trasformazione e passaggio tra le dimensioni fisiche, proprio-corporee, psichiche e spirituali del soggetto la cui interazione, ed il cui reciproco riversarsi le une nelle altre, può risultare profondamente arricchito attraverso una progressiva e sempre crescente consapevolizzazione della ricchezza della dimensione corporea in quanto intenzionale, percettiva, senziente, volitiva, tanto quanto vulnerabile, limitante, caduca, patica. Il presente lavoro intende ripercorrere ed approfondire alcuni dei principali referenti di Shusterman, focalizzandosi prevalentemente sulla radice pragmatista della sua proposta e sul confronto con il dibattito di area tedesca tra estetica, antropologia filosofica, neofenomenologia e antropologia medica, per riguadagnare una nozione di soma che proprio a partire dal contrasto, dall’impatto irriducibile con la potenza annullante delle situazioni limite, della crisi possa acquisire un più complesso e ricco valore armonizzante delle intrinseche e molteplici dimensioni che costituiscono il tessuto della soggettività incarnata. In particolare il primo capitolo (1. Somaestetica) chiarisce le radici essenzialmente pragmatiste della proposta shustermaniana e mostra come sia possibile destrutturare e dunque riconfigurare radicati modi di esperienza, rendendo coscienti abitudini e modi di vivere che si fissano a livello somatico in modo per lo più inavvertito. Il confronto con la nozione di Habitus, di cui Pierre Bourdieu mette brillantemente in luce l’invisibile e socialmente determinata matrice somatica, lascia scorgere come ogni manifestazione umana sia sostenuta dall’incorporazione di norme, credenze, valori che determinano e talvolta limitano l’espressione, lo sviluppo, persino le predisposizioni e le inclinazioni degli individui. Ed è proprio intervenendo a questo livello che si può restituire libertà alle scelte e aprirsi così alle dimensioni essenzialmente qualitative dell’esperienza che, nell’accezione deweyana è un insieme olistico unitario e coeso che fa da sfondo alle relazioni organismo-ambiente, un intreccio inestricabile di teoria e prassi, particolare e universale, psiche e soma, ragione ed emozione, percettivo e concettuale, insomma quell’immediata conoscenza corporea che struttura lo sfondo di manifestazione della coscienza.
Caesar’s visit to the ruins of ancient Troy in Lucan’s Bellum Civile book IX is an invented story which deals with important metaliterary themes such as poetic fama and the poetry’s eternalizing function. Lucan’s narrative also reveals the instrumental nature of Caesarean and Augustan propaganda: the Neronian poet highlights some contradictions of the Aeneid, showing the failure of the political project celebrated by Vergil.
Yuppies all' Italiana
(1994)
Il ciclo dei trentasei Contorni danteschi del pittore e disegnatore berlinese Giovanni Bonaventura Genelli (1798-1868) rappresenta un interessante tentativo d’interpretare il testo della Commedia alla luce dei principi del classicismo tedesco, sull’esempio di Carstens e di Koch e, in parte di Flaxman da cui però Genelli si distingue per continua ricerca volta ad esprimere la plasticità delle forme. Caratteristica precipua delle sue illustrazioni è inoltre il ricorso continuo sia alla scultura antica che agli affreschi michelangioleschi della Sistina come repertorio iconografico. L’articolo approfondisce questi aspetti con particolare riferimento alle sedici tavole dedicate all’Inferno.
Dynamical processes with particular reference to opposite phenomena as growth and decay, may be translated into the mathematical language of difference equations or recursive equations. Such equations can be treated in the discrete case(where the principal mathematical instrument is furnished by geometrical progressions) or in the continuous case (where the mathematical instrument is particularly represented by exponential functions and logarithms). The variety of problems and of resolution methods renders the proposed material apt to be used in a significant way in the high school.
L’impero della distruzione
(2022)
La prima storia complessiva degli efferati crimini nazisti, che dimostra come diffuse e generalizzate politiche di sterminio fossero cruciali per la strategia del regime al fine di vincere la guerra e impossessarsi del mondo. La Germania nazista uccise circa tredici milioni di civili e altri non combattenti con deliberate politiche di omicidi di massa, soprattutto durante gli anni della guerra. Quasi la metà delle vittime furono ebree, sistematicamente annientate dall'Olocausto, fulcro del programma paneuropeo di purificazione razziale messo in atto dai nazisti. Alex Kay sostiene che è anche possibile esaminare il genocidio degli ebrei europei inserendolo nel contesto piú ampio delle uccisioni di massa naziste. Per la prima volta, L'impero della distruzione considera gli ebrei europei insieme a tutti gli altri principali gruppi di vittime: prigionieri dell'Armata Rossa, popolazione urbana sovietica, civili inermi vittime di terrore preventivo e rappresaglie, disabili psichici e fisici, rom europei e intellighenzia polacca. Ciascuno di questi gruppi era considerato dal regime nazista come una potenziale minaccia alla capacità della Germania di condurre con successo una guerra per l'egemonia in Europa. Un'opera fondamentale e innovativa che associa i numeri complessivi dello sterminio con la ricostruzione di singoli casi di orrore quotidiano.
L’articolo propone una rassegna delle iniziative dedicate all’opera di Pasolini in Germania degli ultimi dieci anni e una sintesi dei risultati della ricerca accademica. Nuove traduzioni rendono più ampia la divulgazione delle opere di questo autore e la loro ricezione anche da parte di un pubblico non specializzato. Sebbene l’interesse per il carattere politico dei suoi scritti sia in declino, a partire della fine degli anni novanta è invece cresciuta l’attenzione sui suoi aspetti artistici, estetici, tematici e linguistici. L’opera di Pasolini viene assunta nell’area di ricerca di studi sul corpo, della plurimedialità e intermedialità.
The aim of this work was to verify the processing of pronominal anaphora by children that have attention deficit hyperactivity disorder or dyslexia. The sample studied consisted of 75 children that speak German, which read two texts of 80 words containing pronominal anaphora. The eye movements of all participants were recorded and, to make sure they were reading with attention, two activities that tested reading comprehension were proposed. Through the analysis of eye movements, specifically the fixations, the data indicate that children with disorders have difficulty to process the pronominal anaphora, especially dyslexic children.
Nella sua molteplicità l'opera letteraria di Daniele Del Giudice (nato a Roma nel 1949) analizzata nel presente volume rispecchia tanto la poliedricità della sua biografia quanto il grande interesse di quest'Autore per le possibilità e le capacità conoscitive dell'uomo. Sullo sfondo dei suoi romanzi e racconti vi è una vasta conoscenza non solo teorica ma anche basata su esperienze pratiche e sempre intesa ad acquisire nuove cognizioni, che unisce in sé i mondi della filosofia, dell'arte e della letteratura con quelli della tecnica e delle scienze naturali. Negli anni Ottanta Del Giudice si è messo alla guida di una nuova letteratura di carattere postavanguardistico, pur allo stesso tempo radicando la sua opera nella tradizione culturale italiana e individuandone alcuni principali poli di identificazione in una serie di autorità da Dante a Calvino, attraverso Tasso, Foscolo, Leopardi e Montale. Inoltre, l'opera di Del Giudice risulta intrecciata in vario modo con il pensiero europeo e animata da pionieristiche concezioni filosofiche e letterarie del Novecento.
Le possiblili vite di un artista : Andrea De Carlo e la varietá delle sue alteritá immaginate
(2010)
Il teatro onirico di Pirandello alla luce della sua ricezione di Nietzsche: I giganti della montagna
(2019)
Introduzione
(2018)
L’arcipelago nell’Orlando furioso: ibridità del sapere cartografico e dell’immaginario geografico
(2019)
Pirandello e Storm: potere e impotenza dell’arte ne I giganti della montagna e Pole Poppenspäler
(2020)
Premessa
(2021)
Dante e Botticelli
(2021)
Die Autorin dieses Bandes analysiert das literarische Werk Daniele Del Giudices in seinem Facettenreichtum. Das Werk spiegelt sowohl die Vielseitigkeit der Biographie des Autors als auch sein ausgreifendes Interesse an den Erkenntnismöglichkeiten und Erkenntnisfähigkeiten des Menschen. Die Romane und Erzählungen stehen im Horizont eines umfassenden sowohl theoretischen als auch auf praktischer Erfahrung beruhenden und an neuesten Erkenntnissen orientierten Wissens, das die Welten der Philosophie, der Kunst und der Literatur mit denen der Technik und der Naturwissenschaften vereint. Gleichzeitig verschafft Del Giudices literarisches Werk, in dem die Autoritäten des italienischen Literaturbetriebs von Dante über Tasso, Foscolo, Leopardi und Montale bis Calvino wichtige Identifikationspole bilden, der auf ihrem Selbstbewusstsein begründeten italienischen Kulturtradition den Anschluss an die postavantgardistische Literatur seit den 1980er Jahren. Del Giudices Werk ist vielfältig in der europäischen Geisteswelt vernetzt und von wegweisenden philosophischen und literarischen Konzepten des 20. Jahrhunderts inspiriert.
Es handelt sich um eine grundlegende Interpretation von Luigi Pirandellos Sei personaggi in cerca d autore mit einer umfassenden Forschungsbibliographie. Der Band vereinigt erstmalig die Interpretation von insgesamt einundzwanzig Theaterstücken zwanzig verschiedener Autoren und bietet einen repräsentativen Querschnitt der Entwicklung des italienischen Theaters des Novecento.
L’Isola delle isole
(2020)
Diritto Europeo
(2000)
This essay aims at discussing the new literature on Franco-German relations during the period 1918-1930. It highlights how many works now question the idea that the Treaty of Versailles and the European order that ensued inevitably wore within themselves the seeds of a new war. On the contrary, by examining in particular the detente efforts of the Twenties, the most recent historiography often emphasizes how the inevitability of the authoritarian turn of Twenties and Thirties, which led to the Second World War, has often been exaggerated by historians and that different paths could have been undertaken.
Poetica della presenza
(2019)
Ambiente e aspetti meteorologici nei testi letterari degli autori italiani in Germania (1964 - 2004)
(2010)
This article analyses a narrative pattern in Tacitus’ Agricola dealing with the crossing of natural boundaries. First it discusses imaginary geography and the connections between the bounds of nature and the psychology of Agricola and his soldiers. It then turns to a discus- sion of paradoxes inherent in how the bounds of nature are handled, and discusses several traditions on which Tacitus draws. In declama- tion the edges of the earth represent a mystery and a danger, while the philosophical topos of the flight of the mind, as exemplified by Lucretius’ praises of Epicurus, offers a positive scheme in which breaking the bounds of nature is a metaphor for major intellectual achievement. The implications of Agricola’s identity as a provincial Roman are discussed, along with the glimpses of an imaginary geog- raphy in which Rome is de-centred. Finally the article considers how Tacitus inverts a literary tradition of associating the periphery of the earth with death and the underworld.
In Martial’s epigrams Silius Italicus is portrayed as a man of learning, author of the Punica and admirer of Vergil’s works, but also as a public figure and a former consul of Rome. My paper focuses on the epigrams devoted to the ‘political’ Silius, and suggests to relate them mainly to a certain stage in Silius Italicus’ life and to a specific communication strategy.
Subcultures creating culture
(2016)
The purpose of this work is to apply the methods of textual semiotics to subcultures, in particular to the little known glam subculture. Subcultures have been the main research field of the Birmingham Centre for Contemporary Cultural Studies, known for its interdisciplinary approach, and for its focus on the creative aspects of subculture. Hebdige, in particular, introduced many semiotic elements in his work, as the aberrant decoding after Eco and the cultural creativity via bricolage after Lévi-Strauss. His definition of subculture as symbolic resistance has been criticized by the following post-subcultural researchers for its abstractness and lack of cohesion.
Semiotics eventually have been expelled from the set of tools used in sociology for the analysis of subcultures. Nowadays, the studies on subcultures have a strong ethnographic focus. Due to terminological proliferation and a descriptive approach, it is difficult to compare them on a common basis.
Textual semiotics, through the concept of semiosphere developed by Lotman, allows to go back to the intuitions of Hebdige, organizing the semiotic elements already present in his work into a wider system of interpretation. The semiosphere offers a coherent theoretical horizon as a basis for further analysis, and a new methodological perspective focusing on the cultural. In this thesis for the first time the work of Lotman is applied to the study of a subculture.
"Il Gattopardo" nella DDR
(2023)
Sulla base di materiale d'archivio inedito si ripercorre l'avvincente storia della prima edizione del Gattopardo nella DDR (1961). È qui analizzata la corsa ad ostacoli del romanzo tra congruenze ed eccezioni che assume i tratti di un giallo letterario. L'opera di un principe defunto scavalca il Muro grazie ad Alfred Kurella, potente funzionario della SED. Nella sua postfazione Il Gattopardo non è canto della decadenza, ma preannuncio di una nuova epoca, manifesto dello Stato in procinto di entrare nell'era socialista. La chiave di lettura è un unicum con una marcata impronta ideologica che ne determina prima la fortuna e poi l'isolamento. Al Gattopardo nella Germania Est Bernardina Rago dà per la prima volta voce.
Psicologia della motivazione
(2003)
Psicologia della motivazione
(1997)
Una contesa su Kafka e sull'ebraismo - Il rapparto tra Max Brod e Hans-Joachim Schoeps (1929 - 1952)
(1993)
A conclusione degli eccetera
(2011)
Elegia planetaria : poesia
(2007)
Elégie planétaire
(1991)
La cornetta del postiglione
(2006)
La cornetta del postiglione
(2010)
Frammenti dal vivere sottile
(2007)
Frammenti dal vivere sottile
(2010)
Jenny e Luigi
(2019)