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Come si crea l'antisemitismo
(2020)
Cosa avviene quando coscienze linguistiche distinte, oltre ad essere separate dall’epoca, dall’area geografica di provenienza o dalla differenziazione sociale, dalle diverse dimensioni linguistiche, appartengono anche a domini semiotici diversi? È quel che accade ogni volta che comunichiamo in rete, l’interazione digitale è infatti l’ambito di comunicazione ibrido per eccellenza: in esso alla mescolanza di lingue diverse si sovrappone la mescolanza di codici diversi. Partendo dal presupposto che siano i nuovi bisogni espressivi e le nuove situazioni comunicative a spingere verso le innovazioni linguistiche, sembra dunque interessante tener conto del rilievo assunto dal repertorio visuale – e più in generale multimodale – nell’uso spontaneo dei nuovi media e constatare come le particolari strategie di costruzione del significato attualmente in atto non possano ormai più prescindere da queste seconde dimensioni. Del loro peso nell’uso digitale della lingua è bene avere consapevolezza per affrontare senza pregiudizi tutte le novità ad essa connesse. Un ruolo di centrale importanza nell’approccio al linguaggio verbale in Internet è legato alla funzione indessicale della lingua che, unito alla presenza di un archivio di riferimento di conoscenze del mondo condiviso, innesca un nuovo tipo d’inferenzialità nel ricevente. La conversazione attraverso i social network consente infatti azioni che non necessariamente sono presenti nello scambio vis-a-vis, ma che invece sono peculiari di Facebook, Twitter, G+, Instagram, Flickr e in generale dei social network: la condivisione di materiale multimediale di vario genere, l’opzione di richiamare i messaggi relativi a un tema specifico e la possibilità di glossarlo. Il materiale multimediale diventa così al tempo stesso parte integrante della comunicazione e modalità espressiva, focus del discorso e linguaggio metaforico condiviso. Questo lavoro di ricerca indaga come ambiti di ricerca diversi, e apparentemente distanti fra loro, possano interagire produttivamente con il panorama scientifico delle scienze del linguaggio, dell’immagine e della comunicazione, giungendo alla formulazione di un modello aggiornato dell'ibridazione linguistica che caratterizza la comunicazione in rete.
In Martial’s epigrams Silius Italicus is portrayed as a man of learning, author of the Punica and admirer of Vergil’s works, but also as a public figure and a former consul of Rome. My paper focuses on the epigrams devoted to the ‘political’ Silius, and suggests to relate them mainly to a certain stage in Silius Italicus’ life and to a specific communication strategy.
Pirandello e Storm: potere e impotenza dell’arte ne I giganti della montagna e Pole Poppenspäler
(2020)
L’Isola delle isole
(2020)
Caesar’s visit to the ruins of ancient Troy in Lucan’s Bellum Civile book IX is an invented story which deals with important metaliterary themes such as poetic fama and the poetry’s eternalizing function. Lucan’s narrative also reveals the instrumental nature of Caesarean and Augustan propaganda: the Neronian poet highlights some contradictions of the Aeneid, showing the failure of the political project celebrated by Vergil.
This article examines two series of coins that are characterized by a common violation of the gender roles and gender boundaries dominating in the Roman imperial society: the coins GALLIENAE AVGVSTAE minted for the emperor Gallienus and those with legend SOLI INVICTAE minted in the time of Maximinus Daza. These emissions are here inserted into the broader context of Roman mentalities and discourses surrounding gender, gender boundaries and their violations, that always appear to be a special prerogative pertaining to the divine.
Prefazione
(2020)
Den Oresmius können wir in doppelter Hinsicht als den größten scholastischen Volkswirth bezeichnen: einmal wegen der Wahrheit seiner Ansichten, dann aber auch, weil er sich von der pseudotheologischen Systematik ... ebenso früh wie gründlich frei gemacht hat « (Wilhelm Roscher). Nicolaus Oresmius (um 1325 - 1382), Bischof von Lisieux, diente als Privatlehrer des Dauphin und enger Vertrauter des späteren Königs Charles V. Kirche und Staat; seine wissenschaftlichen Arbeiten in Mathematik, Physik und Astronomie gelten als herausragende Leistungen; in königlichem Auftrag übersetzte er die Werke des Aristoteles ins Französische. Der Traktat über Geld und Geldentwertung dieses »bedeutendsten Nationalökonomen des 14. Jahrhunderts« ist zwischen 1355 und 1358 entstanden, um 1361 übersetzte Oresmius den Text auch ins Französische. Veranlaßt durch die instabile Währung ist der Traktat das erste Werk, das speziell diesem Thema gewidmet ist. Oresmius behandelt die Geldlehre, den Zweck des Geldes, die Möglichkeiten der Geldabwertung, plädiert für ein flexibles Wertverhältnis zwischen Gold und Silber in Abbängigkeit von Metallförderung und Handelsbilanz und beschreibt die Auswirkungen der Geldentwertung auf Wirtschaft, Politik, Moral und Religion. Das handgeschriebene Original der faksimilierten Ausgabe stammt aus der Bibliothèque Nationale de France. Es ist um 1485 entstanden und ging dann in die Bibliothek der französischen Könige über, in deren Inventar es seit 1518 geführt wurde.