TY - CHAP A1 - Drews, Julian T1 - Zur Ereignisstruktur des Aufbruchs BT - Gefahr am Anfang der Amerikanischen Reisetagebücher Alexander von Humboldts T2 - Forster – Humboldt – Chamisso : Weltreisende im Spannungsfeld der Kulturen Y1 - 2017 SN - 978-3-8471-0751-4 SP - 93 EP - 104 PB - V & R unipress CY - Göttingen ER - TY - CHAP A1 - Ette, Ottmar T1 - Weiterleben / Weitererleben BT - Zur Vektopie bei Georg Forster, Alexander von Humboldt und Adelbert von Chamisso T2 - Forster – Humboldt – Chamisso : Weltreisende im Spannungsfeld der Kulturen Y1 - 2017 SN - 978-3-8471-0751-4 SP - 383 EP - 427 PB - V & R unipress CY - Göttingen ER - TY - CHAP A1 - Haßler, Gerda ED - Lohöfer, Astrid ED - Süselbeck, Kirsten T1 - Was ist unbestimmt am indefinido? Antworten aus der Geschichte der spanischen Grammatikographie T2 - Streifzüge durch die Romania: Festschrift für Gabriele Beck-Busse zum 60. Geburtstag Y1 - 2017 SN - 978-3-83821-000-1 SP - 31 EP - 52 PB - ibidem-Verlag CY - Stuttgart ER - TY - CHAP A1 - Haßler, Gerda T1 - Versteckte Modalität in romanischen Sprachen und im Deutschen T2 - Comparatio delectat II. Akten der VII. Internationalen Arbeitstagung zum romanisch-deutschen und innerromanischen Sprachvergleich Innsbruck, 6.-8. September 2012 N2 - In den romanischen Sprachen stehen Verbalmodi, Modalverben, Modaladverbien und Modalpartikeln zum Ausdruck von Modalität zur Verfügung, die schon häufig mit dem Deutschen verglichen wurden. In diesem Beitrag soll es um Entsprechungen versteckter, sogenannter coverter Modalität gehen (vgl. Abraham / Leiss 2012, Haßler 2012). Zunächst soll das Verständnis von Modalität dargelegt werden, um dann ihre coverten Formen einzuordnen. Die gegenseitigen Entsprechungen werden an Beispielen analysiert und schließlich wird ein Vorschlag entwickelt, wie die Mittel der Modalisierung als sprachspezifisch und zu einem Kontinuum gehörend beschrieben werden können. N2 - Les langues romanes disposent de modes verbaux, de verbes et d’adverbes modaux et de particules modales pour l’expression de la modalité. Ces éléments ont déjà été comparés avec les formes qui leur correspondent en allemand. Dans cet article, nous traiterons de l’expression de la modalité « couverte » (cf. Abraham / Leiss 2012, Haßler 2012). D’abord, la notion de modalité sera expliquée pour mettre en relation avec celle-ci ses formes couvertes. Les équivalents mutuels seront analysés à partir d’exemples. Nous développerons une proposition pour décrire les moyens linguistiques de la modalisation comme spécifiques de chaque langue et appartenant à un continuum. Y1 - 2013 SN - 978-3-653-03201-7 VL - 1 PB - Peter Lang CY - Frankfurt am Main ER - TY - CHAP A1 - Klettke, Cornelia ED - Bercegol, Fabienne ED - Klettke, Cornelia T1 - Valérie et la religion d’amour T2 - Les femmes en mouvement – l’univers sentimental et intellectuel des romancières du début du XIXe siècle Y1 - 2017 SN - 978-3-7329-0322-1 SP - 113 EP - 147 PB - Frank & Timme CY - Berlin ER - TY - CHAP A1 - Mutet, Sylvie ED - Bercegol, Fabienne ED - Klettke, Cornelia T1 - Valérie de Gasparin, une voyageuse en Égypte T2 - Les femmes en mouvement – l’univers sentimental et intellectuel des romancières du début du XIXe siècle Y1 - 2017 SP - 353 EP - 374 PB - Frank & Timme CY - Berlin ER - TY - CHAP A1 - Haßler, Gerda T1 - Unterschiedliche Darstellungsperspektiven von Konflikten BT - Verstehensstrategien und ihr didaktisches Potential T2 - Demokratie- und Europabildung. Krisen und Konflikte und deren didaktisches Potential für den Fremdsprachenunterricht Französisch Y1 - 2020 SN - 978-3-86821-870-1 SP - 23 EP - 38 PB - WVT Wissenschaftlicher Verlag CY - Trier ER - TY - CHAP A1 - Haßler, Gerda T1 - Unità e diversità delle teorie linguistiche del XVII e del XVIII secolo T2 - Linguaggio, filosofia, fisiologia nell’età moderna : Atti del Convegno Roma 23-25 gennaio 2014 (ILIESI digitale. Ricerche filosofiche e lessicali ; 1) N2 - Uno sguardo che renda omogenee le teorie della lingua relative al XVII e al XVIII secolo non può cogliere che a grandi linee la realtà delle concezioni della lingua abbracciate in questo periodo. Il riconoscimento di una teoria cartesiana della lingua come la spiegazione indifferenziata degli sviluppi conseguenti il passaggio da visioni razionalistiche a concezioni orientate ai sensi sono risultato di tale omogeneizzazione, un processo che contempla la realtà solo in parte. Il pensiero linguistico era contrassegnato da un misto di forme di riflessione di carattere narrativo e di tipo concettuale-razionale che si completavano in modo reciproco. Se l’approccio concettuale tentava di rilevare le proprietà fondamentali della lingua e ordinarle razionalmente, le forme narrative della riflessione linguistica non si rivolgevano alla lingua in quanto oggetto concettuale. Piuttosto la rappresentavano come oggetto da comprendere. Gli approcci narrativi e concettuali alla lingua prevedono differenze discorsive nelle impostazioni teorico-linguistiche. Anche lo stampo del pensiero teoretico-linguistico contribuisce, attraverso tradizioni differenti, alla molteplicità delle vedute teoretico-linguistiche. Per tradizioni intendiamo posizioni dominanti nella riflessione metalinguistica, presenti in contesti regionali, che possono differenziarsi da altre tradizioni. Ad ogni modo, anche il ritardato sviluppo o la ricezione di teorie linguistiche può condurre a differenze caratteristiche. Le teorie linguistiche dell´Illuminismo furono per esempio recepite in Spagna più tardi che in altri Paesi europei. Ciò condusse all’accettazione sincronica di elementi teorici relativi a teorie diverse e consecutive. Se si concentra l’attenzione al di fuori dell’Europa si verrà attratti dallo sviluppo degli approcci analoghi alla riflessione linguistica che trovarono sviluppo in Cina all’inizio del XX secolo. Unità e diversità sono tuttavia rintracciabili non solo sul piano della conoscenza metalinguistica ma anche sul piano dell’oggetto. Una sfida per la descrizione della lingua orientata alla tradizione greco-latina era rappresentata dalle lingue indigene con le quali si stava iniziando ad entrare in contatto attraverso i viaggi di scoperta e in seguito all’inizio del colonialismo. Da affiancare alla comunicazione esogena della trasmissione metalinguistica dei rapporti nell’ambito delle lingue europee sono presenti anche approcci per una percezione della specificità categoriale delle lingue americane. Sebbene in alcuni casi non verranno riconosciute le giuste categorizzazioni per le lingue descritte, per lo meno verrà assodato che le categorie rese note dalla grammatica latina non sussistono. Nella ricerca degli ultimi decenni, la rappresentazione di un paradigma della filosofia della lingua del XVII e del XVIII secolo che postordini e subordini universalmente la molteplicità delle lingue a strutture valide di pensiero e che prescriva per la riflessione linguistica categorie fisse di una grammatica generale strettamente orientata alla logica razionalistica è stata più volte relativizzata. In quanto connessa con la fondatezza dell’unità e con l’inalterabilità del genere umano a seconda di spazio e tempo, la tesi che le lingue nella loro natura molteplice possano esistere solo alle dipendenze di una struttura universale del pensiero si lasciava catalogare tra quelle posizioni paradigmatiche sussistenti nell’ambito della filosofia della lingua di allora. Attraverso la conoscenza dell’origine storica dell’evoluzione dell’uomo, di tutti i suoi stili di vita e forme di comunicazione, assume rilievo un’altra posizione paradigmatica che attribuisce alla lingua un influsso formativo sul pensiero. Attraverso la differenziazione ideologico-filosofica e la specificità nazionale delle sue tesi relative alla lingua in generale e alle lingue storiche in particolare la visione secolarizzata dell’uomo e della società elaborata all’apice dell’Illuminismo si associava allo sviluppo corrispettivo e al cambiamento delle posizioni teorico-linguistiche. Con la proclamazione della lingua e del pensiero come risultati di un lungo sviluppo corrispettivo nella storia dell’umanità viene assegnato nuovo valore alle prese di posizione sulla natura e sull’origine della lingua. Y1 - 2015 U6 - http://nbn-resolving.de/urn/resolver.pl?urn:nbn:de:kobv:517-opus4-82010 UR - http://www.iliesi.cnr.it/pubblicazioni/Ricerche-01-Marras_Schino.pdf SN - 978-88-9782-803-7 SN - 2464-8698 SP - 273 EP - 296 PB - Istituto per il Lessica Intellettuale Europeo e Storia delle Idee CY - Rom ER - TY - CHAP A1 - Bercegol, Fabienne A1 - Klettke, Cornelia ED - Bercegol, Fabienne ED - Klettke, Cornelia T1 - Transferts et entrelacements des écrits féminins au début du XIXe siècle T2 - Les femmes en mouvement – l’univers sentimental et intellectuel des romancières du début du XIXe siècle Y1 - 2017 SN - 978-3-7329-0322-1 SP - 13 EP - 28 PB - Frank & Timme CY - Berlin ER - TY - CHAP A1 - Bayerl, Julia T1 - Tierzeichnungen Alexander von Humboldts und deren Verwendung im amerikanischen Reisewerk sowie in den zoologischen Schriften von Julius Ferdinand Meyen und Johann Jacob von Tschudi T2 - Forster – Humboldt – Chamisso : Weltreisende im Spannungsfeld der Kulturen Y1 - 2017 SN - 978-3-8471-0751-4 SP - 315 EP - 334 PB - V & R unipress CY - Göttingen ER -